Tutti i cittadini sono invitati a firmare questo appello, già sottoscritto da oltre 250 personalità provenienti dal mondo accademico, dalla società civile, dalla comunità imprenditoriale, dalle istituzioni di tutta l'UE ed oltre.

L'appello, promosso da Roberto Castaldi (Direttore del Centro studi, formazione, comunicazione e progettazione sull’Unione europea e la Global Governance, Italia), Yves Bertoncini (Presidente del Movimento Europeo in Francia, già Direttore del Jacques Delors Institute), Anna Diamantopoulou (Presidente del think tank To Diktio, già Commissaria europea, Grecia), Ulrike Guerot (Direttrice dello European Democracy Lab, Germania) e Daniel Innerarity (Direttore dell’Instituto de Gobernanza Democrática, Spagna). In pochi giorni di circolazione riservata vi hanno aderito oltre 250 personalità provenienti dal mondo accademico, dalla società civile, di diverse prospettive politiche e da molti Paesi dell'UE ed oltre, alcuni dei quali con esperienze istituzionali. Tra loro anche Anthony Giddens, Jo Leinen, Kalypso Nicolaidis, Gianfranco Pasquino, Dimitrij Rupel, Javier Solana, Nadia Urbinati, Yanis Varoufakis, Michel Wieviorka e molti altri.

 

È L'ORA DEGLI STATI UNITI D'EUROPA!

Noi cittadini europei siamo spaventati dal ritorno della guerra nel cuore dell'Europa. L'invasione russa dell'Ucraina mostra le debolezze e le dipendenze dell'Unione Europea e soprattutto dei suoi stati membri, e la loro incapacità di proiettare pace e stabilità. I cittadini europei, e soprattutto ucraini, stanno soffrendo per i costi della non-Europa nel campo della politica energetica, fiscale, estera e di difesa.

Gli stati membri dell'UE spendono per la difesa più del doppio della Russia, senza una significativa capacità deterrente. Aumentare le spese nazionali per la difesa al 2% aumenterà lo spreco, a meno che non siano indirizzate a creare una vera unione della difesa. Questa potrebbe iniziare implementando la forza di intervento rapido da 60.000 effettivi decisa al Consiglio europeo di Helsinki nel 1999; comunitarizzando l’Eurocorpo per fornire al Comitato militare dell'UE l'embrione di una struttura integrata di comando e di controllo, essenziale per creare e gestire quella forza di intervento rapido posta permanentemente sotto il comando dell'UE; creando un Centro europeo di formazione per i quadri militari per sviluppare una cultura strategica comune europea. Tutto ciò potrebbe essere finanziato mettendo in comune al livello europeo gli aumenti di spesa per la difesa attualmente stabiliti dagli Stati membri, o una certa percentuale delle spese nazionali per la difesa - come con il 20% delle riserve nazionali per la creazione dell'unione monetaria - oppure i contributi nazionali al Fondo europeo per la difesa e al Fondo europeo per la pace potrebbero essere esclusi dal calcolo del deficit strutturale, come quelli al Fondo europeo per gli investimenti strategici. Lo stesso potrebbe valere per la quota di spesa militare nazionale destinata ai progetti europei, come quelli nel quadro della Cooperazione Strutturata Permanente, o alle missioni europee. Una difesa dell’UE deve essere al servizio di una politica estera e di sicurezza dell’UE, e quindi richiede un'unione politica con una rappresentanza unica dell'UE nell'arena e nelle istituzioni internazionali.

Una soluzione strutturale alla crisi energetica dipende dalla creazione di un'unione dell’energia e dall'accelerazione della transizione verde attraverso maggiori investimenti nelle fonti rinnovabili e nell'efficienza energetica. I prezzi dell'energia potrebbero essere dimezzati attraverso la creazione di una rete unica europea dell'energia e del gas; l'acquisto congiunto di energia dai paesi terzi, come per i vaccini; ed una riserva strategica europea, come avviene negli Stati Uniti.

Le politiche dell’energia e della difesa richiedono investimenti europei e quindi un'unione fiscale - dotando l'UE di poteri fiscali e di una capacità di prestito attraverso un Tesoro europeo - e una politica estera unica. Questo implica una vera unione politica con la Commissione, trasformata in un esecutivo federale responsabile di fronte al Parlamento europeo, incaricata di gestire le politiche energetica, fiscale, estera e di difesa; il tutto accompagnato dalla codecisione tra il Parlamento e il Consiglio e dalla completa abolizione dell'unanimità in tutto il sistema decisionale dell'UE.

Nella Conferenza sul futuro dell'Europa i panel dei cittadini e le proposte della piattaforma digitale convergono nel chiedere un'Europa più unita, efficiente, sociale e democratica, basata su una vera Costituzione.

Noi cittadini europei crediamo che questa sia l'ora decisiva per l'UE. Pertanto chiediamo:

  • alla Conferenza sul futuro dell'Europa – che coinvolge le istituzioni europee e nazionali, la società civile e i cittadini - di chiedere una nuova Costituzione europea per istituire una Repubblica federale europea (come suggerito anche nell'attuale accordo di coalizione tedesco), che includa le politiche estera, di sicurezza, di difesa, fiscale ed energetica;
  • al Parlamento europeo di elaborare e proporre una riforma globale dei trattati o una nuova Costituzione europea sulla base dei risultati della Conferenza e della nuova situazione creata dall'invasione russa dell'Ucraina;
  • al Consiglio europeo di decidere l'avvio di una nuova Convenzione che assuma come base di lavoro il progetto elaborato dal Parlamento europeo. 

 

Disponibile anche nelle seguenti lingue:

 

ADERISCI ANCHE TU
SOTTOSCRIVI L'APPELLO "PER UN MOMENTO COSTITUENTE EUROPEO

NOME (*)
Assicurati di aver inserito il tuo nome, per favore

COGNOME (*)
Assicurati di aver inserito il tuo cognome, per favore

EMAIL (*)
Assicurati di aver inserito il tuo indirizzo email corretto, grazie.

NAZIONALITA'
Invalid Input

PROFESSIONE/AFFERENZA
Invalid Input

COME SEI VENUTO A CONOSCENZA DI QUESTA INIZIATIVA?
Please let us know your message.

  (*) i primi tre campi sono obbligatori

 

Tra i primi ad aderire:

Alberto Alemanno (Fondatore The Good Lobby), Frédéric Allemand (University of Luxembourg and SciencesPo Paris), Cristina Ares Castro-Conde (University of Santiago de Compostela), Isabelle Aubert (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Enrique Ayala (Fundación Alternativas), Konstantinos Bagiatis (già Rettore dell’Università di Thessaly), Kostas Bakoyánnīs (Sindaco di Atene), Antonio Bar Cendon (Universita de València, former Vicerrector de la Universidad de Cantabria), Stefano Bartolini (European University Institute), Belén Becerril (Deputy director Royal Institute for European Studies Universidad CEU San Pablo), Léonce Bekemans (Jean Monnet Professor ad personam, Bruges), Gabriele Bischoff (MEP, Vice-Chair AFCO), András Bozóki (Central European University), Mercedes Bresso (già Presidente del Piemonte), Flavio Brugnoli (Direttore Fondazione Centro Studi sul Federalismo), Hauke Brunkhorst (Head of the Institute of Sociology at the University of Flensburg), Susanna Cafaro (Università del Salento, Associazione per la Democrazia Sovranazionale), Rino Castaldi (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Fabio Massimo Castaldo (Vicepresidente del Parlamento Europeo), Carmelo Cedrone (Coordinatore Laboratorio Europa/Eurispes), Maurizio Cermel (Segretario Generale della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace), Jorge Chaminé (President of the Centre Européen de Musique), Stefan Collignon (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Josep M. Colomer (Georgetown University, Washington DC, and the Institute of Political and Social Studies in Barcelona), Silvia Costa (Commissaria Straordinaria per Santo Stefano in Ventotene), Philippe Crignon (Nantes Université), Carlo Curti Gialdino (Sapienza Università di Roma, Vicepresidente dell'Istituto Diplomatico Internazionale), Juan Manuel de Faramiñán Gilbert (Director del Observatorio de la Globalización de la Universidad de Jaén, Director Internacional de la RED de Universidades Latinoamericanas y del Caribe), Miguel A. del Val (Universidad Politécnica de Madrid), Jean De Munck (Catholic University of Louvain, directeur du CriDIS), Gordana Djurovic (University of Montenegro), Maciej Duszczyk (Former Vice-rector of the University of Warsaw), Petros Efthymiou (già Presidente dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE), Maurizio Ferrera (Università di Milano, Presidente del Network for the Advancement of Social and Political Studies), Massimo Fichera (University of Turku, FInland), Andrej Findor (Comenius University Bratislava), Pietro Finelli (Direttore Domus Mazziniana), Giorgos Floridis (già Ministro degli interni e delle Finanze), Elsa Fornero (Università di Torino, già Ministra del Lavoro), Alfredo García Prats (Universitat de València), Pietro Gargiulo (University of Teramo, Editor in Chief “La Comunità Internazionale”), Gerodimos (Bournemouth University and Salzburg Academy for Media & Global Change), Andrei Gheorghiță (Lucian Blaga University of Sibiu), Angelos Giannakopoulos (National University of Kyiv), Lord Anthony Giddens (già Direttore della London School of Economics), Andrew Glencross (Catholic University of Lille), Manuel González-López (University of Santiago de Compostela, Sindaco di Outes), Giorgio Gori (Sindaco di Bergamo), Sandro Gozi (Presidente dell’Union of European Federalists), Francesco Grillo (Director Vision Think Tank), Joachim Gryspolakis (già Rettore della Technical University of Crete), Eduard Güell (Universitat Oberta de Catalunya, Más Democracia), István Hegedűs (chairman, Hungarian Europe Society), Fernando Iglesias (Presidente del World Federalist Movement), Luca Jahier (già Presidente dello European Economic and Social Committee), Eric Jozsef (Co-fondatore Europa Now), Anna Karamanou (Former MEP), Anthony Kefalas (Vice Chair Democracy & Culture Foundation), Lino Marius Klevesath (University of Göttingen), Guillaume Klossa and Francesca Ratti (Co-presidenti di Civico Europa), Stelios Kympouropoulos (Member of the European Parliament), Laura Leonardi (Direttore del Centro di Eccellenza Jean Monnet dell'Università di Firenze, Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca CEJM), Lucio Levi (Università di Torino, Direttore del Federalist Debate, già Presidente dell’Istituto di Studi Altiero Spinelli), Alberto Majocchi (University of Pavia, già Presidente dell’ISAE - Istituto di Studi e Analisi Economica, e Segretario generale del Movimento Federalista Europeo), Lazar N. Maloutas (Sindaco di Kozani), Yannis Maniatis (già Ministro dell’Energia, ambiemente e cambiamento climatico), Alberto Martinelli (Università degli studi di Milano, President Fondazione AEM-Gruppo a2a, Past President international Social Science Council), Koldo Martinez Urionabarrenetxea (Senatore spagnolo), Fabio Masini (Università di Roma Tre, Direttore Euractiv Italia), Giuseppe Martinico (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Marcello Messori (Direttore della Luiss School of European Political Economy), Gian Giacomo Migone (Università di Torino, già Senatore), Guido Montani (Università di Pavia, già Presidente del Movimento Federalista Europeo), Juan Moscoso del Prado (Direttore di dipartimento Consejo Económico y Social, già parlamentare spagnolo), Kalypso Nicolaidis (European University Istitute, già Oxford University, Harvard University e ENA), Konstantinos Nikolis (Vice Governatore della Hellenic Bank for Industrial Development e della Social Security Foundation), Artur Nowak-Far (School of Economics, Warsaw), Antonio Padoa Schioppa (Università di Milano, già Presidente della Fondazione Biblioteca Europea e del Centro Studi sul Federalismo), George Pagoulatos (Athens University of Economics & Business and College of Europe), Maria Donata Panforti (University of Modena and Reggio Emilia, Vice President of the Int. Society of Family Law), Ioannis Papadopoulos (Director Center for Research on Democracy and Law University of Macedonia), Dimitris Papastergiou (Sindaco di Trikala, Presidente of Central Union of Greek Municipalities); Gianfranco Pasquino (Accademia dei Lincei, già Università di Bologna), Fabienne Peraldi Leneuf (Vice-Présidente "Stratégie Europe" Université Paris1 Panthéon-Sorbonne), Thomas Perrin (Univesitè de Lille), Otto Pfersmann (Directeur d'études École des Hautes Études en Sciences Sociales), Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore di Pisa), Anna Radwan (Founder Institute Europa, Warsaw), Alex Roche (Associate Director at IE University's Center for the Governance of Change), Domenec Ruiz Devesa (Board dello Spinelli Group), Dimitrij Rupel (former First Rector of College ESLG, Rector of Slovenian University Nova Univerza, Slovenian Foreign Minister and President of OCSE), Luciano Saso (Pro-rettore Università di Roma La Sapienza, President of the UNICA network of the universities from the Capitals of Europe), Viviane Schmidt (founding Director of the Center for the Study of Europe at the Pardee School of Global Studies at Boston University), Emmanuelle Schon-Quinlivan (University College Cork), Martin Seeleib-Kaiser (Eberhard Karls Universität Tübingen), Konstantinos Simitsis (Vice Governatore della Region of East Macedonia and Thrace, già Sindaco di Kavala), Javier Solana (già Ministro degli esteri, Alto Rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea e Segretario generale della NATO), Céline Spector (Sorbonne Université), Jens-Boie Suck (University of Technology Chemnitz), Mario Telò (Université Libre de Bruxelles), Vladimir Tikhonchuk (University of Bordeaux), Plamen Tonchev (Institute of International Economic Relations Athens), Elisabetta Trenta (già Ministra della difesa), Loukas Tsoukalis (Director Eliamep), Araceli Turmo (Directrice adjointe de la MSH Ange Guépin, Directrice du Master 1 Droit européen et international, Universitè Nantes), Nadia Urbinati (Columbia University), Erik Uszkiewicz (Vice-chair of the Hungarian Europe Society), Tony Van der haegen (Co-fondatore Association Européenne de la Pensée Libre), Arjan van der Waal (European Democracy Lab), Yanis Varoufakis (Economista, già Ministro delle finanze), Alessandra Venturini (Università di Torino, Co-chair of the G20 Task force on Migration), Christos Verelis (già Ministro dei trasporti e delle comunicazioni), Manuel Villoria Mendieta (Direttore del Observatorio en Buena Gobernanza della Universidad Rey Juan Carlos de Madrid), Marius Wegrzyn (University of Gdansk), Michel Wieviorka (director of the Centre d'Analyses et d'Interventions Sociologique (CADIS) at the École des Hautes Études en Sciences Sociales, former president of International Sociological Association), Pavlos Yeroulanos (già Ministro della Cultura), Brigitte Young (University of Münster) e molte altre personalità europee.

Hanno firmato inoltre:

Gabriele Abels (University of Tuebingen), Claudia Acquistapace (University of Cologne), P. Agelarakis (Diritto pubblico), Luca Alfieri (Università di Tartu, Estonia), Maurizio Albahari (University of Notre Dame), Maria Romana Allegri (Università di Roma La Sapienza), Maurizio Ambrosini (Università di Milano), Giuseppe Ambrosino (Università eCampus), Francesco Amoretti (Università di Salerno), Achilles Anagnostopoulos (Chief Scientific Director TheraCell Laboratories), Fulvio Attinà (University of Catania), Elena Baracani (università di Bologna), Matteo Bassoli (Università di Padova), George C, Bitros (Athens University of Economics and Business), Madalin Blidaru (co-chair JEF Romania), Enrico Borghetto (Università di Firenze), Margherita Bozzano, Robert Bray (European Law Institue), Gabriele Caiati (Università di Milano), Oreste Calliano (Università di Torino), Enrico Calossi (Università di Pisa), Isabel Camisão (University of Coimbra), Enzo Caponetti (University of Liège), Antonia Carparelli, Adriana Cavarero (Università di Verona), Brunella Casalini (Università di Firenze), Alberto Castelli (Università di Ferrara), Giuliano Cazzola (ex sindacalista), Annalisa Ceron (Università di Milano), Makis Chatzoulas (CEO Forel SA), Alessandro Chiaramonte (Università di Firenze), Evi Christofilopoulou (Open Hellenic University), Michelangelo Conoscenti (Università di Torino), Paolo Cordella (Università di Padova), Giovanni Cordini (University of Pavia), Maurizio Cotta (Università di Siena), Claudio Cressati (Università di Udine), Andrea De Angelis (University of Lucerne), Nico De Federicis (Università di Pisa), Pierpaolo Degano (Università di Pisa), Pierre de Gioia Carabellese (LUMSA University), Fabio Dell'Acqua (Università di Pavia), Antonio Del Sole (Università di Parma), Tommaso Di Fazio (Laboratorio Europa – Eurispes), Alberto Di Martino (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Carlo D'Ippoliti (Università di Roma La Sapienza), Aide Esu (University of Cagliari), Valeria Fargion (Università di Firenze), Veronica Federico (Università di Firenze), Elena Ferioli (Università del Molise), Giovanni Finizio (Università di Torino), Michele Fiorillo (Coordinatore Civico Europa), Giuseppe Foscari (Università di Salerno), Maurizio Franzini (Università di Roma La Sapienza), Bice Fubini (Università di Torino), Carlo Fusaro (Università di Firenze), Giulio Galdi (University of Trento), Giampiero Gallo (Università di Firenze), Giulia Maria Gallotta (Università di Bari), Silvio Gambino (Università della Calabria), Matteo Garavoglia (University of Oxford), Michele Gerace (Bar Europa), Valerio Giannellini (Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini), Giuseppe Goisis (Università Ca' Foscari Venezia), Piergiorgio Grossi (Segretario regionale ligure del Movimento Federalista Europeo), Joachim Gryspolakis (Technical University of Crete), Olivia Guaraldo (University of Verona), Massimiliano Guderzo (Università di Siena), Marta Hernández Ruiz (Universidad CEU San Pablo), Michail Kalfidis, Maria Karagiannidou (London School of Economics), Gurutz Jáuregui (University of the Basque Country), Santiago Ibáñez Marsilla (Universidad de Valencia), Francesco Ingravalle (Università del Piemonte Orientale), Gianluca Introzzi (Università di Pavia), Andrea Landi (Università di Pisa), Giuliana Laschi (Università di Bologna), Galateia Laskaraki (Editor in Chief Marie Claire Greece), Barbara Licheri, Monica Livadiotti (Politecnico di Bari), Paolo Liverani (Università di Firenze), Serge Maillet, Nikos Marantzidis (University of Macedonia), Riccardo Marussi, Luigi Moccia (Università di Roma Tre), Wim Antonio Monasso (Member,International Commission of Jurists), Cristina Monge Lasierra (University of Zaragoza), Umberto Morelli (Università di Torino, Editor De Europa. European and Global Studies Journal), Claudia Morini (Università del Salento), Sheyla Moroni (Università di Firenze), Miltiades Nektarios (University of Piraeus), Giuseppe Nenna (Università eCampus), Simone Neri Serneri (Università di Firenze), Gianluigi Palombella ( Scuola Sant’Anna di Pisa), Triantafyllia Lina Papadopoulou (Aristotle University of Thessaloniki), Ioannis Papageorgiou (Aristotle University of Thessaloniki), Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), Paolo Peerani (Head of Unit – Ispra Operational Nuclear Decommissioning and Waste Management), Massimo Pendenza (Università di Salerno), Beatriz Pérez de las Heras (University of Deusto), Giulio Peroni (Università di Milano), Alberto Piazza (Università di Torino), Andrea Pisauro (Oxford University, and co-cordinator Europe for Scotland), Silvia Polidori, Franco Praussello (University of Genova), Charalampos Pronoitis (KTH Royal Institute of Technology, Stockholm), Marita Rampazi (Università di Pavia), Beatriz Rodríguez Sanz de Galdeano (Universidad Pública de Navarra), Maria Stella Rognoni (Università di Firenze), Gino Roncaglia (Università Roma Tre), Vincenzo Russo (Sapienza University Roma), Stefano Salvia (Università di Pisa), Susana Sanz-Caballero (Universidad CEU Cardenal Herrera di Valencia), Georgios Siakantaris (Sociologist), Luca Simoncini (Università di Pisa), Sorina Soare (Università di Firenze), Carlo Sorrentino (Università di Firenze), Carlo Spagnolo (Università di Bari), Piergiuseppe Spolaore (Università di Milano Bicocca), Nicoletta Stame e Luca Meldolesi (A Colorni-Hirschman International Institute), Sergios Theodoridis (National and Kapodistrian University of Athens, and Aalborg University), Alberto Tonini (Università di Firenze), Raffaele Torino (Università di Roma Tre), Dominique Valla, Nicola Vallinoto (Executive Committee World Federalist Movement,) Simone Vannuccini (University of Sussex), Rafael Vázquez-García (University of Granada), Charis Vlados (Democritus University of Thrace), Roberto Verace, Tommaso Visone (Link Campus University), Tomasz P. Woźniakowski (European University Institue and Stanford in Berlin), Athanasios Ziliaskopoulos (University of Thessaly), Thilo Zimmermann (Universität zu Köln).