la corruzione in europa

[EPA-EFE/VIRGINIA MAYO/POOL]

Iniziamo analizzando, prima di tutto, la parola "corruzione", infatti non tutti conoscono bene questa parola; la parola corruzione, indica generalmente una situazione in cui un soggetto agisce in contrapposizione con i suoi doveri ed obblighi, in cambio di denaro o altri favoreggiamenti.

Ma perché avviene ciò? Chi ci rimette? Di chi è la colpa? C'è una via d'uscita? Chi sono i paesi più corrotti? E quelli meno corrotti?

Proverò a rispondere a quelle che sono le domande più frequenti in questo ambito.

Svantaggi principali che la corruzione ha nei paesi dell'Unione:

Inutile dire che un paese con un tasso di corruzione alto, non aiuta né il suo commercio interno né il suo commercio estero, soprattutto a causa della reputazione non eccezionale che si va a creare.

Tutto ciò, molte volte è causato semplicemente da uno scarso senso civico dei cittadini, che finiscono per entrare in giri di corruzione privata; ma altre volte tutto questo è frutto, anche, di una scarsa organizzazione politica del paese, che non contribuisce a pieno all'estinzione di tale fenomeno, ma al contrario cerca di far finta di non vedere, peggiorando solamente la propria posizione.

Tutto questo, va solamente a danneggiare le piccole-medie imprese del territorio, che vedono incentivi a loro relegati sparire o diminuire notevolmente, per colpa delle transizioni truffaldine di denaro da parte di governi e aziende pubbliche o private.

Il problema di fondo rimane sempre di entrambe le parti che mettono in atto questo sistema di truffa, ovvero:

-la parte attiva, cioè la parte che offre qualcosa.

-la parte passiva, cioè la parte che riceve e dà in cambio un favoreggiamento di qualsiasi tipo.

Purtroppo la strada che porterebbe alla totale assenza di corruzione è inesistente, ma non è impossibile diminuirla, basterebbe una maggiore trasparenza da parte dei paesi membri dell'Unione Europea e un buon senso civico da parte dei cittadini, che dovrebbero avere come senso morale, quello di denunciare subito un principio di corruzione, per evitarne maggiormente l'espansione, ma nonostante non sembri così difficile, è brutto dire, che molte volte la corruzione fa comodo a paesi o persone che hanno bisogno di visibilità o di aiuti personali, e che quindi utilizzano metodi più "semplice"; purtroppo, molte volte anche con l'ausilio di un ente di stampo mafioso, ed un esempio che possiamo trovare anche intorno a noi sono i politici, che molte volte risalgono ad aiuti meschini per avere a disposizione più visibilità o più denaro per creare una campagna elettorale migliore, o semplicemente corrompendo a sua volta, in cambio sempre di qualcosa; insomma, non è la prima volta che si sente parlare di politici indagati a causa di frode o corruzione allo stato.

Lotta contro la corruzione da parte dell'Unione Europea:

L'Unione Europea è al primo posto per la lotta contro la corruzione e proprio per questo ha varato alcune norme che chiedono una trasparenza maggiore da parte degli stati membri e anche una maggiore collaborazione per poter coordinare meglio il tutto, con leggi che tutelino meglio le differenti situazioni all'interno dei paesi.

Per calcolare la corruzione in uno stato, possiamo fare riferimento al sito Transparency International (TI), ovvero un'organizzazione non governativa che fonda le sue basi nel 1993, con lo scopo di trattare la corruzione a 360 gradi, cercando di opporsi sempre a questa piaga. Questa organizzazione è solita dare, anche, una valutazione agli stati, con un punteggio che va dallo 0 (corruzione massima) fino al 100 (trasparenza massima).

Molti si sono lamentati, in quanto l'organizzazione, secondo alcuni, non usi criteri logici e giusti, ma possiamo sicuramente dire che negli ultimi anni TI sia diventata sempre più precisa sotto quest aspetto.

Diciamo che nel complesso l'Europa non vanta un livello altissimo, avendo un punteggio complessivo di 66 punti, ma sicuramente un dato favorevole è che questo livello sia ben oltre quello degli anni passati.

A fare media, ovviamente, ci sono paesi con un livello molto alto, ma anche paesi con un livello medio-basso. Ad esempio il livello più alto nell'Unione Europea, non c'è da sorprendersi che sia della Danimarca (88 punti), seguita a ruota da Finlandia e Svezia (85 punti), per poi passare a tutti gli altri paesi con un livello medio-alto, ad esempio la Germania (80 punti); non mancano, ovviamente, paesi che hanno dei livelli altrettanto bassi, e a dominare la classifica dal basso sono la Bulgaria (42), la Romania (43) e l' Ungheria (45).

Ma un dato che potrebbe interessare molti è quello che riguarda la nostra madrepatria, cioè l'Italia, che non è sicuramente tra i paesi migliori, anzi, vanta infatti un pessimo punteggio ed una pessima posizione in classifica, infatti si posizione circa tra le ultime 10, con un punteggio di 53 punti. Un dato non molto confortante, ma che fa ben sperare, dato che dal 2012 ad oggi ha guadagnato ormai 12 punti e sembra intenzionata a non fermarsi.

 

J. FARUOLO